L'età del bronzo: i Nuraghi

    
Nel periodo tra il 1600 al 500 a.C. circa, nel territorio si è sviluppata la costruzione delle grandi costruzioni megalitiche, i nuraghi. I nuraghi  sono torri tronco-coniche di pietra a base circolare costruite sovrapponendo grandi massi fra loro. L'interno della torre ha una struttura a tholos, o falsa cupola. Alcuni stanno in piedi, da più di 3500 anni, grazie a una ben calibrata distribuzione di pesi, senza che vi sia traccia di materiale cementante. Venivano costruiti per vari scopi, alcuni erano la dimora fortezza del capo tribù, attorno al quale sorgeva il villaggio. Le abitazioni del villaggio erano capanne a pianta circolare con alla base un muro in pietra a secco e una copertura a cono di legno e frasche. Sullo stile delle capanne costruite dai pastori odierni in alcune zone della Sardegna: le pinettas. Il nome deriva dal vocabolo nurra che significa "mucchio", "accumulo", ma anche cavità. Ed è forse proprio per questo doppio significato che il termine è stato applicato alla forma originaria del nuraghe, una costruzione venuta su per accumulo di grosse pietre con l'interno occupato da una camera coperta a cupola e pertanto cava. 

I nuraghi presenti nel territorio di Sant’Anna Arresi sono tanti, circa 16 oltre quelli situati all'interno del poligono militare. In attesa di un' elenco completo, ne citiamo alcuni: Arresi, Sarri, Giara, Sanjust, Paniesu, sa Perda, Barussa, Piticcu, Mannu, Piras, Punta Acuzza.  

Tutti questi complessi nuragici sorsero intorno agli stagni di Portopino, che non vennero abbandonati neanche in questa epoca nonostante le abbondanti precipitazioni trasformarono le zone pianeggianti circostanti in malsane paludi. Queste popolazioni, dedite alla pastorizia, alla pesca e all'agricoltura, vissero in simbiosi con l'ambiente naturale quasi senza modificarlo.

Nelle immediate vicinanze del nuraghe arresi è presente la fonte nuragica.

Bibliografia