Arbili - Aprile

    
Si ripulivano i campi e c'era la prima raccolta delle favette da consumare fresche (faixedda frisca). Nascita dei capretti (sa leva de beranu).

L'astinenza e il digiuno erano molto rispettati, nei giovedė e i venerdė di quaresima si mangiavano solo minestre di legumi, si solito fave. 

Un usanza particolare legata alla Pasqua era quella di non fare "sa lissia" (il detersivo), non si buttava "l'aliga" nel cortile o per la strada. Si credeva che Gesų salendo sul Calvario, fosse scivolato sulla schiuma buttata da una casa. Il giorno del Sabato Santo alle dieci del mattino le campane suonavano a Gloria annunciando la Resurrezione di Gesų. In quella occasione si usava scacciare "su dimoniu" dalle abitazioni, dando dei colpi "de petia" di solito un tralcio di vite, contro tutti i mobili, le porte e le pareti, recitando contestualmente una filastrocca.