Muoversi in canoa a Porto Pino

    
Cari navigatori del web, mi chiamo Fabio e se mi concedete alcuni istanti del vostro viaggio cercherò di raccontarvi, senza annoiarvi, le mie esperienze in canoa  nella località balneare più bella della Sardegna: Porto Pino. Ci sono due modi per andare in canoa, uno è quello agonistico fatto di sacrifici continui e risultati gratificanti ma difficili da raggiungere, l'altro è quello che definirei turistico, ed è proprio di questo che vi parlerò.

Tra la canoa e Porto Pino esiste un rapporto di amore-odio, perché, spesso, i venti di maestrale e di scirocco rendono problematica l'uscita in mare. Ma veniamo a noi e al nostro viaggio. Non sono sicuramente un veterano ma piuttosto un amante di questo mezzo di navigazione che non richiede particolari abilità o cure maniacali e dà molte soddisfazioni. L'attrezzatura necessaria è molto semplice: una canoa, una pagaia e un giubbotto salvagente. 

La mia avventura iniziò quando insieme a Maurizio acquistammo due canoe, niente di eccezionale, un pò di tempo per sistemarle e poi via.... e grazie a Giulio, che ci ha dato la possibilità di "parcheggiarle" in spiaggia, quest' estate ogni giorno è stato uno spasso. Partendo dalla prima spiaggia si può scegliere di andare verso le dune o verso la grotta dei baci. 

 

Andiamo verso le dune. Oltrepassato il molo si arriva alla seconda spiaggia delimitata anch'essa, come tutto Porto Pino, dalla famosa pineta. Avvicinandosi alle bianche montagne di sabbia, l'acqua, come per incanto, diventa sempre più limpida, sino ad assumere uno scenario fantastico, quasi irreale. Quando il mare è calmo e il sole illumina il fondale, si scorgono numerose specie di pesci che scavano avidamente la sabbia in cerca del loro pasto. Oltrepassate le dune si entra in territorio militare, approfittando dell'interruzione estiva delle esercitazioni, ci si può immergere in un paesaggio che non esito a definire incontaminato.

Andando verso la "grotta dei baci" si presenta ai nostri occhi uno scenario diverso ma altrettanto suggestivo fatto di paesaggi, che portano ancora i segni dei maestri cavatori fenici e con l'azione del mare hanno assunto le sembianze di vere e proprie sculture. Noi ci siamo spinti fino a "su portu de su trigu" e vi assicuro che, anche se è piuttosto faticoso, ne vale veramente la pena. Le numerose le spiaggette incastonate tra insenature e pinete a picco sul mare fanno respirare un clima d'avventura degno dei migliori lupi di mare.

Alcune precauzioni: l'esperienza personale mi porta a sconsigliarvi di andare verso le dune quando c'è il maestrale, e soprattutto non sbarcate sulla spiaggia perché  è difficile risalire per via delle onde di risacca. Un pomeriggio abbiamo fatto circa 3 km. a piedi con la canoa in spalla cercando una zona più tranquilla per partire. Le onde sono sicuramente spassose, soprattutto quando hanno la misura adatta per essere cavalcate. Salire sulla cresta dell''onda è una sensazione bellissima. 

Quando soffia lo scirocco la zona migliore e Portopineddu,  ci si può arrivare anche in macchina e imbarcarsi in una delle tante spiagge. 

 

Ed ora BUONA NAVIGATA!

Fabio

    

    

Il gruppo seaweb, ringrazia Fabio per il paragrafo sulla canoa. Se anche Tu vuoi raccontarci lo sport che pratichi a Porto Pino, non esitare a mandarci una email con il testo e le foto che vorresti inserire.