Tombe di Giganti

    
Avendo accertato la presenza di numerosi villaggi, nella zona non possono certo mancare i luoghi dedicati alla sepoltura dei defunti. 

Per i popoli di cultura Ozieri, profonda e sentita era la spiritualità e la sacralità per i propri defunti, come si è potuto constatare dalla cura che era riservata alla sepoltura. I sepolcri avevano le pareti dipinte e nelle decorazioni compariva l'immagine di una divinità femminile, la “Dea Madre”, che ponevano a protezione dei defunti. La tomba veniva intesa come la casa del morto, nella maggior parte dei casi riprendeva gli elementi costruttivi della casa stessa. Per assicurarsi la fertilità dei campi del terreno ricorrevano alla venerazione della Dea, che rappresentavano in diverse varianti, realizzando idoletti di pietra e terracotta. 

Per le popolazioni nuragiche, la sepoltura avveniva in quelle imponenti strutture megalitiche conosciute col nome di "Tombe di Giganti", in realtà, si trattava di sepolcri collettivi e non di sepolture di persone con caratteristiche sovrumane. Sono sparse in tutto il territorio, in attesa di un elenco completo citiamo alcune località in cui sono presenti: Perdaiola, Coi Casu, Is Pillonis, Su Cambuxu, Su Giganti, ecc.. Molte sono andate distrutte nel corso di lavori agricoli e chissà quante altre sono ancora ignote. In località "Su Cambuxu", nella zona conosciuta col nome di "Costa Cimitoria", furono rinvenuti degli scheletri, databili intorno al 1000 a.C., oltre a numerosi frammenti di oggetti ceramici.

Bibliografia